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COMUNE
DI ROMA
- DIPARTIMENTO
V -
Servizio Handicap
Via
Merulana,123 - 00185 Roma |
Determinazione
Dirigenziale n. 1118
del 27/07/02
«UN
CANE PER TORNARE A SORRIDERE»
«PROGRAMMI
DI ATTIVITA’ ASSISTITE CON ANIMALI
IN STRUTTURA RIABILITATIVA PER
POST-COMATOSI»
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L’A.R.Co.92 -
Associazione per la Riabilitazione del Comatoso - Onlus
(Organizzazione non lucrativa di utilità sociale) nasce e si sviluppa a
Roma nel 1992 su iniziativa di alcune persone provate dal dramma di un
parente ricoverato in coma
a seguito di un grave trauma
cranico.
Fin dalla sua costituzione, l’Associazione è
presieduta da Maria Elena Villa, coadiuvata da specialisti del
settore (rianimatori, neurologi, fisiatri, fisioterapisti, logopedisti,
psicologi ed infermieri.) impegnati prevalentemente nei reparti di
Rianimazione del Policlinico "A. Gemelli" e dell’I.R.C.C.S.
"Santa Lucia" di Roma, con l’indispensabile aiuto di
un gruppo di volontari. |
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Nel
1999 l’A.R.CO.92 ha creato Casa Dago, una struttura nella quale vengono
ospitate persone con handicap motori e psicologici, i quali assieme ai
propri familiari affrontano la delicata fase del ritorno presso il proprio
ambiente familiare e sociale. Ogni attività è svolta con la supervisione
di psicologi, che aiutano i familiari a gestire ed aiutare il disabile nel
recupero della maggior autonomia possibile, nell’ottica del
reinserimento familiare, sociale, scolastico e/o lavorativo.
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Il
progetto ideato dall'A.N.U.C.S.S vede l’introduzione delle Attività Assistite con il
Cane all’interno della struttura gestita dall’Associazione A.R.CO.92
ONLUS: CASA DAGO.
Con l’ausilio delle Attività
Assistite con il Cane vengono proposti interventi socializzanti, ad
alta integrazione con le attività di reinserimento, aiutando i disabili
ad affrontare i problemi relativi alle abilità verbali, di memoria e
motorie. Un ulteriore beneficio può essere apportato dagli animali per
quanto riguarda l’interazione sociale tra gli ospiti della
struttura, i familiari ed i visitatori, in quanto fornendo qualcosa
d'altro su cui localizzarsi, la comunicazione con il disabile può
divenire meno rigida e forzata, senza che la malattia sia l’unico
argomento possibile. L’intervento sarà rivolto ai disabili ospiti presso Casa Dago e a
quelli che frequentano quotidianamente la Struttura da esterni. Si tratta
di soggetti giovani adulti, di età compresa tra 18 e 40 anni.
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