Il
Cane per poter essere impiegato in programmi di AAA/T/E dovrà
possedere alcune caratteristiche fondamentali e principalmente avere
Attrazione con l’essere Umano e tendenza all’approccio sociale,
con spiccata capacità di socializzazione ed adattamento alle
persone ed ai luoghi; non dovrà quindi mostrare segni di
Aggressività verso le persone o gli altri animali e mostrare un
equilibrio nel suo comportamento.
Dovrà
come detto essere gestibile dal proprio conduttore, che ne dovrà
comprendere la comunicazione; infine il suo Aspetto esteriore dovrà
essere il più possibile gradevole ed ispirante fiducia, sia
nell’espressione che nelle posture ed atteggiamenti.
Al
fine di valutare quindi le Capacità e le Attitudini del Team
Operatore-Cane, potrà essere utilizzato un Test introdotto
dall’American Kennel Club, definito: Canine Good Citizen Test, cioè
Prova del Cane Buon Cittadino, opportunamente adattato al contesto
operativo richiesto, aggiungendo diversi oggetti ed attrezzature che
potrebbero ritrovarsi nelle varie strutture.
I
dieci punti sono i seguenti:
1.
Accettare un estraneo amichevolmente
2.
Sedersi e lasciarsi accarezzare
3.
Esame dell’aspetto esteriore e cure da parte di un estraneo
4.
Passeggiata al guinzaglio
5.
Camminare in mezzo ad un gruppo di persone
6.
Comandi di base: Seduto, terra e resta sul posto
7.
Richiamo del Cane
8.
Reazione all’incontro di altri animali (in particolare di Cani)
9.
Reazione alle distrazioni
10.
Separazione del Cane dal Conduttore
SOCIALIZZAZIONE
Il
periodo della socializzazione comincia quando il Cane inizia a
sviluppare l’udito (3^-4^ settimana) e si conclude con la pubertà
(6-18 mesi). Questa è una fase del percorso molto importante,
durante il quale il cucciolo prenderà un vero contatto con il mondo
esterno e con gli altri suoi simili. La si potrebbe anche definire
“pericolosa”, in quanto è il momento della separazione dalla
madre e dai suoi fratelli; gran
parte dei problemi nel rapporto fra l’uomo e il cane si decide
proprio in questa fase.
Si
può parlare di socializzazione “Intraspecifica”, considerando
la comunicazione con la madre e gli altri suoi simili; mentre per
socializzazione “Interspecifica” si intendono tutte quelle
esperienze di relazione con altre specie ed in particolare l’uomo
ed il mondo che gli è intorno. In questo periodo il cucciolo
acquisterà delle conoscenze utili per avere comportamenti
”normali” di fronte a tutte le situazioni della sua futura vita
sociale; diversamente il suo comportamento sarà del tutto
inadeguato, fino ad avere in molti casi anche problemi di tipo
comportamentale.
EDUCAZIONE/ADDESTRAMENTO
Come
la socializzazione anche l’educazione alla vita sociale del
cucciolo ha inizio gia a contatto con i consimili ed in particolare
con la madre. Il ns. compito sarà quindi quello educarlo per
renderlo un cane equilibrato, correttamente inserito nella società
degli uomini ed evitare gravi disturbi del comportamento, tenendo
anche conto e sfruttando le caratteristiche proprie di quella
specifica razza.
Quindi
se per “educazione” intendiamo l’acquisizione di comportamenti
tipicamente canini, con l’“addestramento” invece definiamo
l’acquisizione di alcune capacità che non hanno nessun
significato per il cane, ma che si rivelano utili per l’uomo.
Infatti mediante l’utilizzo della tecnica dell’apprendimento per
associazione con rinforzo positivo, insegneremo al cane tutta quella
serie di comandi utili per una corretta gestione del cane stesso
nelle diverse situazioni, quali: il seduto, il terra, il resta sul
posto, il vieni e la condotta al guinzaglio. Inoltre, nel caso del
Cane d’assistenza, verranno insegnati anche tutte quelle azioni
utili per lo svolgimento del “compito” assegnatogli, come ad
esempio il portare o raccogliere degli oggetti, accendere e spegnere
la luce, segnalarci dei suoni o rilevare degli ostacoli, ecc.
In
questa fase sarà importante comprendere i segnali di comunicazione
del cane, il quale con i suoi conspecifici comunica attraverso
diversi sistemi: olfattivo, uditivo, tattile e visivo. Naturalmente
il sistema con cui l’uomo riesce a comunicare è quello
“visivo” e cioè “gestuale”, attraverso l’utilizzo di
specifiche posture del corpo, rinforzate da comandi di tipo
“verbale”; per fare ciò sarà necessario riuscire ad attirare
l’attenzione del cane, il quale dovrà imparare a guardarvi il
viso e le mani.
Resteranno
comunque alcuni atteggiamenti e caratteristiche che saranno propri
di “quel Cane” e non di un altro: sarà ad esempio impossibile
insegnare ad un cane a voler bene ad una persona; tale pregio sarà
eventualmente frutto di un corretto equilibrio tra le varie fasi di
sviluppo del cane e di una giusta impostazione del rapporto con il
Conduttore. Tali caratteristiche risultano di essenziale importanza
nella preparazione di un Cane da terapia, dove, come abbiamo visto,
è proprio questo rapporto che viene sfruttato nei programmi di
Attività e Terapie Assistite.
ESPERIENZE
GRADUALI
Un
cane che dovrà essere inserito nei diversi programmi di Attività,
in cui si troveranno diverse condizioni di distrazione e di
possibile stress per un cucciolo, è essenziale che il giovane cane
faccia le sue esperienze gradualmente facendolo assistere ad
interventi ed abituandolo ai diversi contesti.
Dove
possibile creare momenti di gioco in modo da associare quei luoghi a
sensazioni gradevoli.
Inoltre
sfruttando l’apprendimento per osservazione e imitazione dei
conspecifici, il cucciolo cercherà di assumere i
comportamenti dei cani adulti già inseriti nei programmi
facilitando il processo d’apprendimento.
INSERIMENTO
NEI PROGRAMMI
Alla
fine del percorso di preparazione, il Cane potrà essere inserito in
maniera operativa nei programmi di AAA/T/E. Resta comunque
fondamentale la conoscenza delle caratteristiche peculiari del Cane
da parte del proprio Conduttore, risultando centrale il tema della
scelta del soggetto caratterialmente adatto per questo tipo di
lavoro ed ancor di più la scelta di “quel cane” per “quel
paziente”; tale scelta può essere effettuata solo da un team
multidisciplinare che preveda al suo interno esperti terapeuti,
veterinari, psicologi, istruttori ed operatori cinofili.
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